Ciclone per l’abbattimento polveri che non le abbatte… come mai?
Hai mai visto un ciclone per l’abbattimento delle polveri?
Chiedo anticipatamente scusa per le mie scarse doti artistiche… il disegno sopra riportato vuole essere uno schema di un ciclone per la separazione e l’abbattimento delle polveri.
Cos’è un ciclone per l’abbattimento delle polveri?
Un ciclone è un sistema di abbattimento per polveri grossolane che grazie alla sua forma, sfrutta l’effetto tangenziale per realizzare la depolverazione delle particelle solide dall’aria. Questa macchina fa parte del gruppo dei depolveratori a secco.
L’aria effettua una serie di giri nel corpo del ciclone fino al momento in cui incontra la parte conica.
Dopodiché, anche per effetto di pressione, l’aria viene risucchiata dal tubo ed esce con un carico di polvere ridotto rispetto all’ingresso.
Sembrerà stupido ma un errore di dimensionamento della lunghezza del tubo che porta l’aria all’uscita del sistema può invalidare tutto il funzionamento della macchina.
Probabilmente ora starai pensando che se il tubo di uscita fosse troppo corto, l’aria non sarebbe invitata a “girare” e così si inficia il funzionamento… il buon Davide ha scoperto l’acqua calda penserai.
Hai ragione… ma se invece il tubo fosse troppo lungo? cosa succederebbe?
Seguendo il ragionamento precedente un tubo lungo dovrebbe far rendere il sistema nella maniera più efficiente.
Purtroppo non è esattamente così. Esiste una lunghezza oltre la quale si potrebbe inficiare il sistema di abbattimento… come? Perché? Vediamolo insieme.
Tubo di uscita troppo lungo? E il ciclone non abbatte più le polveri.
Se il tubo di uscita viene allungato fino all’interno del cono, la velocità con cui l’aria rotea al suo interno aumenta.
Più la velocità aumenta, più particelle di grosso diametro rimangono sospese nell’aria.
Più il tubo si abbassa, più si avvicina alla parte in cui avviene l’accumulo di polveri se non opportunamente evacuate.
Ecco il mix perfetto… ovvero, la velocità del flusso aumenta e per effetto della differenza di pressione, viene ulteriormente aumentato per uscire dal tubo.
L’accumulo di polvere riduce il passaggio tra il tubo ed il cono, favorendo un aumento ulteriore della velocità che a questo punto potrebbe diventare tale da muovere le particelle solide poste nell’accumulo, soprattutto quelle più leggere.
All’equilibrio è possibile che tante particelle abbatto per effetto tangenziale, altrettante ne riporto nell’aria per effetto cinetico.
La soluzione
Semplice… accorciare il tubo in uscita ponendo attenzione al fatto che questo non scenda troppo nel cono o più semplicemente che rimanga all’interno della parte cilindrica del ciclone.
Non sai dove farlo arrivare cercando comunque di massimizzare l’abbattimento? Scrivimi o contattami e sarò ben felice di darti una mano nella verifica o nella riprogettazione del tuo sistema di abbattimento ciclonico.